Siete tutti invitati

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[Portogallo/Serbia, 2019, 20']
Siete tutti invitati
Siete tutti invitati alla riscoperta di una delle figure più pittoresche che un tempo animavano la vita delle nostre comunità, uno dei mestieri ormai scomparsi. Questa è la storia dell’ultimo banditore di un piccolo borgo di montagna in Molise, Vastogirardi. Il banditore nei tempi passati oltre a proclamare pubblici bandi, ordinanze, a suono di tromba o di altri strumenti era anche colui che pubblicizzava al popolo le merci che i cittadini mettevano in vendita. Il bando è dunque la proclamazione a voce di un annuncio, di un decreto. Il banditore durante il medioevo rendeva pubbliche le ordinanze delle autorità ai cittadini e allo stesso tempo propagandava le attività commerciali, precorrendo le moderne forme di pubblicità.
[Il Regista]
Diego Monfredini

Filmmaker classe 1983, si laurea a Bologna con una tesi sperimentale sul linguaggio cinematografico e la fisica quantistica. Nel 2011 dirige “La casa dei trenta rumori”, inserito dalla FICE nella rassegna dei film corti d’essai per il 2013. Con “Malatedda” racconta il dramma dell’esclusione sociale degli ospedali psichiatrici. Con il videoclip “Philomene” realizza, in collaborazione con Onlus Prime Italia, un corto musicale interamente girato con rifugiati politici. Nel documentario “Tutti i numeri hanno un nome” (su Rai Cinema Channel) descrive l’accoglienza dei richiedenti asilo presso la Caritas di Piacenza. Nel documentario “Siete tutti invitati” (2018) racconta la storia dell’ultimo banditore del Molise, araldo della memoria di Vastogirardi e testimone di un antico borgo di montagna. Nel 2019 consegue il Premio Chiara per la trasposizione cinematografica di “Era lui”. Nel 2020 realizza il falso documentario “Bernardino di Luino”, una riflessione sullo spopolamento dei borghi e l’emigrazione italiana.